Individui che hanno amato l’arte, così come hanno amato il lavoro.
Senza nutrire una grande devozione per le cose che si fanno, per il lavoro in primo luogo, non si può fare grande arte. Pietro Antonio Manca ha dipinto fino all’ultimo giorno della sua vita. Mario Delitala ci dà l’esempio di come, ad oltre 90 anni, si entra nello studio come si entra quando si ha vent’anni.
Stanys Dessì…io vado a trovarlo, spesso, nel suo laboratorio. Dove voi trovate le mille che servono a un giovane. Le nostre conversazioni durano due ore, o tre. Non so perché: questo è lo spazio temporale che ci necessita per un incontro. Quando mi chiedo il perché di questo tempo, mi convinco che noi non lo stabiliamo in relazione alle cose che dobbiamo dire, ma proprio in quello che è lo spirito di un incontro umano. Lo richiede la mia e la sua cultura di popolani.Qualcosa che è rimasta dentro di noi a livello di inconscio, e che non possiamo scoprire completamente. Me ne accorgo quando egli dice, e lo fa spesso “Bisogna che queste cose tu ed io le scriviamo”; ed io sono convinto che queste cose né lui né io non le scriveremo mai, perché fanno parte di quel momento, sono le forme di quell’incontro umano. E della nostra cultura, che è in definitiva una cultura orale.Per scrivere noi dovremmo uscire da certe devozioni che abbiamo acquistato nascendo ed educandoci in una terra che è molto lontana da questi meridioni. E che non abbiamo perduto, nonostante l’inserimento a Sassari. Enzo Espa