Sos tres Res.
Una civiltà infinita, la nostra, non Magi, non studiosi, non saggi, non sommi sacerdoti, non astronomi e neppure astrologi, ma Re.Re, che affrontano un lungo percorso per inginocchiarsi davanti ad un altro Re.Un Re pienamente regale, Signore e Padrone dell’ Universo, deposto in una mangiatoia, onorato da una umanità che nota il prodigio ma non riesce ad interpretarlo.Re, incoscienti e pensanti, abbandonano il quotidiano per andare a prostrarsi a Betlemme, davanti ad un neonato che solo loro riconoscono e sanno essere il Re dei Re.Magici forse, meglio ancora, giganti di umanità nella nostra civiltà millenaria.”I sardi, un popolo millenario” ha scritto Bonaria Mazzone, un popolo intriso di umanità e saggezza, ricco di buon senso, umile e grande al contempo, magico e saggio; sempre memore del passato proiettato verso il futuro, se ha compreso che in un oscuro paesino di Giudea sarebbe nato un “bambino” tanto speciale da muovere tre lontanissimi Re per rendergli omaggio: appunto sos tres Res.Così, la nostra Storia attraversa, d’ un solo colpo, leggenda e Storia.In questz luminosa notte, per noi sos tres Res, sj inginocchieranno a Betlemme davanti a chi davvero pensano essere Su Re.
Giovanna Elies