Soggetto
In una delle due opere presentate, l’artista Pino Potito ha dipinto il volto di sua figlia come oggetto dell’opera d’arte stessa. D’altra parte, per permettere alla figura femminile di svincolarsi dal ruolo di oggetto passivo di rappresentazione, ha chiesto a me, proprio sua figlia, di scrivere un pensiero personale sul dipinto, restituendomi, così, il ruolo di soggetto. Credo che il dipinto e, in particolare, la scelta attenta dei colori, riesca a rappresentare non solo l’apparenza estetica superficiale del mio volto, ma l’insieme delle passioni e delle idee che muovono la donna che quel volto dipinto vuole raffigurare. Non a caso, i colori del viso fisico, desauturati, si spengono per lasciare spazio ed essere inondati dal mondo interiore che l’esplosione di colore sullo sfondo vuole simboleggiare. In particolare, ho apprezzato la scelta cromatica, così vicina alle copertine degli album anni ’60-’70 di David Bowie, artista la cui musica ha avuto un’incidenza significativa nella mia vita. L’invito mio e dell’artista Potito è quello di far riappropriare le donne della propria voce e renderle di nuovo soggetto, e non oggetto, della propria storia.
Roberta Potito